Il mio slogan è “la moto: un mezzo e non un fine”.
Molti motociclisti innamorati della loro moto - e... beninteso... lo sono anche io delle mie! - storceranno il naso, ma il mio must è la passione per l’andare in moto prima che l'amore per il mezzo stesso… e un passato di fotografo e giornalista di reportage di viaggio sono la più sincera testimonianza di questo modo di vedere il mondo, vivendolo in presa diretta, anche quello a due ruote.
La mia storia motociclistica prende forma dopo fasi alterne e ondivaghe con l’infatuazione fatale per i grossi enduro monocilindirici che ancora conservo nel mio garage. Erano gli anni '80 e con quei robusti e pesanti mono da 600cc, saltavo sulle mulattiere come fossero una leggera enduro. 

Ma il vero vortice a due ruote… è accaduto dopo l'invenzione della guida Curve&Tornanti! Da allora è stata un esplosione di avventure motociclistiche che si sono seguite su è giù per le strade di tutta Italia e non solo…. i  tanti reportage di viaggio per i periodici del settore, le guide di viaggio in moto per il Touring Club, l'organizzazione di eventi su strada per varie aziende e la presenza per diversi anni nel team organizzativo di Centopassi e Motogiro d'Italia, mia vera scuola sul campo. E poi GSSS, la grande missione in tema di sicurezza in moto, come organizzatore e come istruttore: un altro vortice per un sogno e un'aspirazione che si sono fatti realtà.
E adesso che la moto è il mio lavoro a tempo pieno, molti mi chiedono: ma in vacanza continui ad andarci in moto? Sì, una o due volte l'anno inforco la moto tassellata e vado in Africa, perché solo lì sento di respirare davvero quegli spazi di libertà che associo al mondo a due ruote!

L’avventura è iniziata ben più di 10 anni fa, ma il vero viaggio è appena intrapeso... un viaggio non solo sull’asfalto ma anche concettuale: vivere la moto è una filosofia di vita.