
In garage:
Moto Guzzi V85 TT Centenario
Honda VFR 750 F (1990)
Gabbiano Gioiello 50 cc (metà anni 60)
DEMM 48cc (1962)
Minimoto Cimatti Grand Prix (anni ’80, la mia prima due ruote a motore!)
Cosa ci vorrei mettere:
Aprilia RS 250 Chesterfield
Africa Twin RD04
Harley Davidson 883
Norton Commando Fastback PR (quella gialla del 1970!)
la mitica Indian di Burt Munro
un Falcone Moto Guzzi rosso
…insomma vorrei un garage più grande!
Paolo Gregoriani
GSSS Team – Istruttore IGSS
Componente del Consiglio di Amministrazione del Mc C&T GSSS
Descrivi la tua passione per la moto… e come si fa?!? Impresa ardua, soprattutto per chi, come me, ce l’ha dentro da sempre, fin da quando ho fatto il mio primo disegno in tema, copiando una Ducati 851 dall’almanacco “La moto” del 1989. Avevo meno di 7 anni ma le idee già molto chiare!
Poi in realtà una Ducati ancora non ce l’ho avuta, ma di moto ne ho assaggiate molte, di diverse marche e tipologie, per soddisfare il mio bisogno di moto che si sviluppa in tre dimensioni: per conoscere, per respirare, per condividere.
Un bisogno che più di una volta mi ha dato la forza di ripartire dopo avventure poco simpatiche, quando ti rendi conto che la sicurezza non è mai abbastanza, e anche se tu te ne fai paladino c’è sempre qualcun altro che te la può violare da un momento all’altro. Per questo ho voluto diventare Istruttore di guida sicura su strada e mettere la mia (modesta) esperienza e il mio (tanto!) impegno al servizio degli altri.
Oltre al mio ruolo di istruttore, lavoro come Tour Leader per un tour operator che organizza vacanze in moto in Toscana: guidare le persone alla scoperta della nostra bellissima regione, e farlo in moto, è quanto mai appagante!
Due ambiti professionali che rispondono perfettamente alla domanda “Cosa significa essere motociclista?” e soddisfano al meglio le mie tre dimensioni del bisogno di moto che citavo prima: per conoscere, per respirare, e anche per condividere. Perché una passione vissuta da soli è come un diamante avvolto nel buio.
Lamps!!